Associazione Culturale Aristocrazia Europea

mercoledì 1 ottobre 2014

Aquila Imperiale al Conte Crociani.

 
Per i suoi indiscutibili meriti culturali internazionali in difesa della tradizione europea e cristiana, il Conte Cavaliere di Gran Croce Prof. Fernando Crociani Baglioni, patrizio romano, Cavaliere di Grazia e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta e dignitario di diversi ordini cavallereschi, ha recentemente ricevuto la prestigiosissima onorificenza spagnola della Gran Croce dell'Ordine Imperiale di Carlo V.

domenica 28 settembre 2014

Ordine Capitolare dei Cavalieri della Concordia.

 
L’Ordine Capitolare dei Cavalieri della Concordia si inserisce a pieno titolo nelle istituzioni cavalleresche europee di autentica tradizione e storia, distinguendosi nettamente dalla miriade di formazioni spurie, di discutibile valenza e prive di autentica fons honorum. Venne fondato nel 1246 dal Re di Spagna Ferdinando III
di Castiglia y León (santificato nel 1671 da Papa Clemente X) con l'investitura di 154 Cavalieri scelti fra i più degni Gentiluomini del regno, per arginare l’espansione moresca ed evitare inutili lotte fratricide tra i principi. Strutturatosi secondo le tipiche regole cavalleresche, per volontà di un sovrano profondamente legato al papato e dei suoi nobili cavalieri , l’Ordine della Concordia mantenne costante il carattere squisitamente laico al servizio della fede nel Cristo, la ferma e incontaminata dedizione alla Chiesa Romana diffondendo la propria opera principalmente nei territori di influenza dell' Impero Spagnolo, dove sorsero presidi militari e assistenziali, asili, rifugi, chiese. L’importanza e il prestigio dell’Ordine crebbero al punto che in Messico fu edificata la città di Concordia nelle vicinanze del Golfo di California e un’altra Concordia sorse in Argentina sulle rive del rio Uruguay. In Europa l'Ordine proseguì la sua opera nella Germania del 1600, ma nel 1718 iniziò una lenta decadenza che ebbe il definitivo culmine nel 1757. Con matrice naturalista francese e rivoluzionaria, l'Ordine della Concordia fu rigenerato a Francoforte sul Meno il 5 febbraio 1813. Il titolo cavalleresco venne conferito ai benemeriti della città, distintisi a favore di essa e della Confederazione filo-napoleonica. In Italia l'Ordine della Concordia ha vissuto un periodo di rigogliosa attività sotto i Gran Maestri principe Virginio Orsini e marchese Arturo della Scala al quale si deve la creazione di una Luogotenenza-Priorato a San Paolo del Brasile. Alla morte di questi, l'attuale Gran Maestro principe Mario Augusto Petricca Giordani insieme a un ristretto numero di persone convinte che i valori dell’Ordine meritassero di essere coltivati e diffusi al servizio della fede operativa, si sono dedicati a ripristinarne gli antichi fasti, ponendo al primo posto lo scopo umanitario, il favorire attività imprenditoriali nelle varie Nazioni, coniugare la ferrea logica dell’economia con la duttilità della Carità Cristiana. Tutto ciò non limitandosi a raccogliere iniziative spontanee da parte di quanti man mano si sono aggiunti al nucleo iniziale, ma lavorando alacremente per sviluppare progetti atti a suscitare interesse verso il miglioramento economico e sociale nella tradizione della cultura occidentale. Attualmente l’Ordine dei Cavalieri della Concordia è governato dal Gran Maestro coadiuvato da un Consiglio Direttivo ristretto e, a livello delle singole Nazioni, dai Luogotenenti-Priori. Per rispetto della legge italiana non vengono investiti Cavalieri né conferiti titoli o altre onorificenze, ma riconosciuti Gentiluomini e Gentildonne (riconoscimento di peculiari doti etiche e di impegno sociale) e la qualifica di Terziario che consente al possessore di operare attivamente per lo sviluppo dell’Ordine e il raggiungimento delle sue finalità. Lo stemma dell’Ordine è la Croce di S. Ferdinando formata da 4 spade con la punta rivolta all’interno convergenti in uno scudo , il colore è il rosso , il motto Concordia Fides Dignitas.
 
 
 
 
 
 
Cari Amici,
Sabato  4 .Ott. 2014  alle ore 10.30 ,presso il Circolo Ufficiali dello S.M.  dello  E.I. ,  in Via di Castro Pretorio 96 Roma,si terrà Convegno dell’Ordine per l’istituzione dei Priorati di Irlanda e di Ungheria e nomina dei Priori e dei Terziari. Parleranno il prof. E. Farinella  sul tema “ Concordia, Fides, Dignitas” e la d.ssa B. Pehi  su  “Rapporti Italia-Ungheria” interverranno il gen. Bennato terziario dell’Ordine e l’avv. Cardinale Sovr. ed altri. Chi intende partecipare deve confermarlo a questa Cancelleria almeno 15 gg. prima del 4 Ottobre, dando nominativo proprio e di eventuali suoi ospiti che vorranno partecipare,in quanto come sapete, per poter accedere al C.U. è necessario comunicare i dati all’Ufficiale preposto. Rimanendo a disposizione cari amici per eventuali chiarimenti e nell’augurio di rivederci tutti il  4 Ottobre,cordiali saluti.
 
Il Cancelliere conte Massimo Paltrinieri
 
NB per il pranzo che seguirà il Convegno si dovranno versare circa 20 € direttamente agli incaricatidel Circolo stesso.

giovedì 25 settembre 2014

COMUNICATO UFFICIALE: http://www.colegioheraldico.blogspot.com.es/2014/04/comunicado-oficial.html

viernes, 4 de abril de 2014

Comunicado Oficial


Ante los ambiguos sucesos acontecidos en los últimos tiempos y en los que se ha querido involucrar a esta Casa, el Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa hace pública la siguiente declaración oficial:

El Colegio se expresa únicamente a través de su web (www.colegioheraldico.com), su blog (www.colegioheraldico.blogspot.com) y su página de Facebook (www.facebook.com/colegioheraldico) y, desde la creación de los mismos, se hace constar claramente en ellos que el Colegio solamente se hace responsable de los textos, informaciones, opiniones e imágines en ellos contenidos, declinando cualquier responsabilidad sobre contenidos que pudieren aparecer en otros lugares de la web o en diversos canales de información. Cuando el Colegio quiere expresarse en un medio distinto a éstos lo hace firmando como tal, por su representante legal o por un colegiado al que se encomienda expresamente la misión de hacerlo y así se hace constar.

Existen páginas y concretamente un blog que se apropia del nombre del Colegio y que nada tiene que ver con él, siendo responsable su administrador de los contenidos del mismo, los cuales son, fundamentalmente políticos y el Colegio no tiene ni tendrá posicionamiento hacia ningún partido, definiéndose como institución católica, monárquica y académica.

Las opiniones o actividades profesionales de los colegiados, bien sea en el campo de las Ciencias Nobiliarias o en cualquier otro, no suponen que estén avalados por esta Casa, sino que cada cual es responsable de sus propios actos privados y personales. Cualquier colegiado que usare el nombre del Colegio o actuare en nombre del mismo o usare sus símbolos sin autorización está llamado a la inmediata expulsión.

Todos los documentos que este Colegio emana únicamente tienen validez si están timbrados y firmados por su representante legal y debidamente legalizados, con sus sellos correspondientes en papel de la Casa. Si alguien, siendo o no colegiado, certifica o expide algún documento en nombre del Colegio incurriría en suplantación.

Las actividades programadas por el Colegio, sólo o con otras Instituciones hermanadas, se publicitan debidamente por los cauces habituales. Ningún colegiado puede organizar nada sin consentimiento del Consejo, ni representar a esta Casa sino es con expresa autorización.

El Colegio se honra en tener un Altísimo Protector, el cual otorga a esta Institución un patrocinio moral, que, en ningún momento, puede confundirse con actos o reconocimientos emanados de su Real Casa.

La pertenencia de Personas Reales al Patronato de esta Institución, o las relaciones personales que miembros del Colegio puedan tener con las mismas no indican, en absoluto, que las Soberanas Dinastías a las que pertenecen den ningún tipo de cobertura a este Colegio. Quien tal cosa afirmare está faltando gravemente a la verdad.

Cualquier persona, perteneciente o no a este Colegio, que afirme que los documentos emanados por esta Institución están respaldados por ciertas Casas Reales está claramente mintiendo, calumniando a las Reales Personas y utilizando indebidamente el nombre de este Colegio. Si tales afirmaciones se hicieran, además, con fines comerciales, podrían considerarse constitutivas de falta o delito.

Este Colegio no ha hecho nunca pública la lista completa de miembros del mismo, por respeto a la privacidad y a las legislación pertinente de protección de datos. Ello no quiere decir que aquellas colegiados que lo deseen hacer público puedan hacerlo. Sin embargo, pululan por la red personajes que, o bien nunca han pertenecido a esta Casa, o bien han sido expulsados de ella, que se dicen pertenecer a la misma. Se insta a las dichas personas a cancelar inmediatamente las dichas afirmaciones antes de proceder en consecuencia.

Finalmente esta Casa desea señalar que jamás ha investido a nadie en nombre de nadie ni de nada, y que cualquier nombramiento o reconocimiento lo hace el mismo Colegio, con su personalidad jurídica propia, tanto civil como canónica.

El Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa se distingue por la seriedad de sus actos, publicaciones, conferencias, exposiciones y certificaciones y no está dispuesto a que su nombre quede en entredicho y mucho menos el de su Altísimo Protector. El Colegio se reserva el derecho de emprender acciones legales contra cualquier persona que usare indebidamente el nombre del Colegio y comunica que, desde el día de ayer, el Consejo ha abierto expedientes disciplinarios que se materializarán en los próximos días con la expulsión de diversos miembros.

En la Santa Iglesia Capitular de Santo Antonio de Lisboa, a 4 de abril de 2014.

El Consejo Rector.

Venerabilis Ordo Sancti Sepulchri.

V.O.S.S. è il nome corto del Venerabilis Ordo Sancti Sepulchri che in italiano suona Venerabile Ordine del Santo Sepolcro” (o di Seborga), conosciuto anche in modo più familiare come l’Ordine dei Cavalieri Bianchi di Seborga. Il V.O.S.S. è un Sovrano Militare Ordine Equestre che trae le proprie origini storiche in Seborga; esso è erede della Paupera Militia Christi, cavalleria monastica cistercense.
 
 
 
 
Il V.O.S.S., operante dal 1365, nasce per dare una casa ai cavalieri erranti e raminghi negli anni seguenti il processo e la sospensione dell’Ordine del Tempio. Esso è oggi perfettamente inserito nella tradizione cristiana romana di cui si sente paladino. Il V.O.S.S. non va confuso con altre associazioni, istituzioni, onlus o quant’altro di recente costituzione, operanti con modalità difformi sia rispetto alla linea di investitura tradizionale che rispetto alle finalità originarie.
La nostra Tradizione Cavalleresca poggia su sicure basi storiche documentate e su comportamenti trasparenti che fanno riferimento al trinomio Fede in Cristo, Umiltà ed Obbedienza. Essa è ben nota agli studiosi in materia e non può essere messa in discussione da chicchessia. L’Ordine non è a caccia di proseliti conscio del fatto che non è il numero ma la qualità dei cavalieri a dargli lustro.
Il V.O.S.S. nasce nel 1365 come riforma della Paupera Militia Christi ad opera di Pons Lance, abate lerinense prima e poi anche Principe di Seborga. Dal V.O.S.S. discende il V.E.O.S.P.S.S. Infatti quest’ultimo viene istituito nell’anno 2000 ad  opera di Fra Giorgio, ultimo Gran Priore del V.O.S.S.
Oggi a distanza di soli 11 anni noi, Gran Priore del V.E.O.S.P.S.S. abbiamo ritenuto che la esperienza del V.E.O.S.P.S.S. dovesse fermarsi (almeno temporaneamente). Le motivazioni di questa sospensione del V.E.O.S.P.S.S. e della contemporanea riattivazione del V.O.S.S. sono dovute alla necessità di mantenere inalterata la missione originaria dei Cavalieri Bianchi di Seborga e contestualmente di difenderla da attacchi giunti da più parti. Ciò può essere fatto oggi solo su basi più selettive e rigorose nell’arruolamento e nella militanza all’interno dell’Ordine, cosa che ci si propone di effettuare con il V.O.S.S.
L’Ordine prende il nome di “Santo Sepolcro” in quanto, anticamente, questa località dell’entroterra della riviera ligure di ponente era denominata “Castrum Sepulchri” (cioè Castello presso il Sepolcro). Una lunga serie di documenti ecclesiali si riferiscono a Seborga come appunto al “sepulchrum” (sepolcro). Varie sono le ipotesi circa il motivo per cui questo paese è stato chiamato “sepulchrum”.
Come già ricordato il V.O.S.S. è un Sovrano Ordine Equestre di tradizione militare. Infatti, nel medio evo, non faceva parte della cavalleria cosidetta “Ospitaliera” cioè dedita al trasporto ed assistenza ai feriti e malatima di quella “Combattente”. Oggi, a distanza di nove secoli dal priodo delle Crociate,  molte cose sono cambiate nella società e la spada che i cavalieri portano alla cintola ha solo più una valenza simbolica e spirituale. Resta certamente lo spirito “combattente” espresso in modo completo e magistrale da San Bernard de Clairvaux  nel “De Laude Novae Militiae  ad Milites Templi”. La vera battaglia da condurre oggi non è contro qualcuno in particolare ma è una lotta condotta a livello spirituale contro le brutte abitudini di ognuno, in difesa dei soggetti fragili, del diritto alla vita, a fianco ed a sostegno dei diritti di ognuno.
Una incrollabile fede in Cristo, la lealtà verso il Papa e la chiesa di Roma,  ma anche una condotta di vita caratterizzata dalla disciplina, umiltà, ubbidienza, carità, abnegazione e fedeltà sono requisiti necessari al fine di esere presi in considerazione per intraprendere la via del V.O.S.S. L’Ordine oggi è aperto anche ad individui sposati purchè desiderosi di vivere l’esperienza della cavalleria di Cristo.
Fare parte dell’Ordine costituisce, nella nostra società contemporanea relativista e materialista, scarsamente attenta ai problemi dello spirito, una scelta precisa di militanza attiva tra le forze della Luce. A colui che manifesta il desiderio di entrare diciamo : non pensare a che cosa l’Ordine può fare per te ma pensa piuttosto a che cosa tu sei in grado di fare per l’Ordine!” Non a caso il motto scelto dall’attuale Gran Maestro Fra Diego è appunto “Testis Sum Agni!
La Sede Generale dell’ordine è ubicata a Busca (V.O.S.S., Via Roberto d’Azeglio, 3 – 12022 Busca /CN).  Per corrispondenza scrivere a : V.O.S.S. Corso Dante, 11 – 12100 Cuneo. Ulteriori informazioni possono essere reperite scrivendo a : sanctisepulchri@gmail.com

venerdì 12 settembre 2014

In difesa dei Cristiani, in nome di Santa Sofia.


 
Per le sue iniziative a concreto sostegno dei cristiani orientali, perseguitati dal terrorismo islamico sunnita, in particolare in Iraq e Siria, il Nobile Cavaliere Roberto Jonghi Lavarini, promotore del coordinamento internazionale dei "Fratelli Cristiani" in Italia, ha ricevuto la Gran Croce del Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia. Si tratta di una antichissima e prestigiosa confraternita cavalleresca fondata nel 1290 da Niceforo Angelo Comneno, Despota d’Epiro, ed oggi presieduta dal Gran Maestro il Principe Cristiano Gabriele Zaffiri  Paleologo di Moldavia, discendente, anch'esso, dagli Imperatori di Bisanzio. Con moderno ed autentico "spirito crociato e cavalleresco", Jonghi, insieme ad altri gentiluomini italiani, ha raccolto fondi che, tramite ex combattenti della Falange cristiano maronita libanese, serviranno a meglio organizzare le milizie di autodifesa delle comunità cristiane ortodosse, caldee e assire. (mediorientenews).
 

mercoledì 12 marzo 2014

Ordine dei Santi Contardo e Giuliano



 
 
 
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Per perpetrare e ricordare non solo i Personaggi e gli Avi, ma anche i Santi, che hanno contraddistinto la Storia di questa Famiglia, Contardo del Ramo Ducale d’Este, Santo e Protettore di Broni e Giuliano l’Ospitaliere al quale è dedicata la Contea e Signoria della Famiglia d’Este Orioles, esercitando la Fons Honorum, S.A.S. Don Antonino II d’Este Orioles, ha fondato, con proprio Decreto, nell’anno 1860 l’Ordine dei Santi Contardo e Giuliano .
I motivi che spinsero il Duca Antonino II, il giorno 31 Agosto 1860 a fondare e dedicare l’Ordine di Collazione della Famiglia, dedicandolo ai Santi Contardo e Giuliano e ponendolo sotto la Loro Santa Protezione, sono sicuramente da ricercare nelle brevi e sintetiche notizie biografiche, che di seguito si riportano.
 
San Contardo d’Este
 
San Contardo nacque a Ferrara nel 1216, primogenito dei principi d'Este, signori della Città. Già nei primi anni della sua giovinezza Contardo sentì la voce di Dio che con forza lo chiamava ad abbandonare le ricchezze terrene e il diritto di successione, per vivere in povertà, pellegrino del Vangelo sulle strade d'Europa, senza un luogo in cui trovare riparo, sull'esempio del Maestro Divino. Il giovane principe, lasciata Ferrara con alcuni compagni, si mise in viaggio verso il Santuario di San Giacomo di Compostela, edificando con la sua fede e semplicità chiunque incontrava. Giunto a Broni (Provincia di Pavia, Diocesi di Tortona), cadde ammalato ed espresse il desiderio di essere ivi sepolto qualora lo cogliesse la morte. E così avvenne il 16 Aprile 1249. Alcuni prodigi impedirono che tutto ciò avvenisse nell'anonimato e rivelarono la santità dello sconosciuto pellegrino (le campane si misero a suonare da sole e splendenti fiammelle si accesero accanto al corpo), suscitando la venerazione dei bronesi che tumularono il santo corpo con tutti gli onori, nella chiesa parrocchiale, già Collegiata, poi eretta in Basilica Minore. San Contardo fu venerato con culto approvato da Papa Paolo V e arricchito di indulgenze da Papa Urbano VIII . La memoria liturgica della salita al cielo è celebrata il 16 Aprile, mentre la memoria della traslazione del corpo all'interno della Basilica Minore di San Pietro Apostolo in Broni è celebrata, con grande concorso di popolo e processione, l'ultimo sabato di Agosto.
 
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San Giuliano
 
La storia parla di un benestante mercante fiammingo dal carattere duro e vendicativo che un giorno, partito per la caccia, non esita ad uccidere il padre e la madre coricati nel suo letto credendoli la moglie e il suo presunto amante. Dopo questo fatto decide di cambiare vita e di migrare per l'Europa in cerca dei bisognosi; è una vita di preghiera e di espiazione. Dopo anni ed anni di cammino arriva sulle rive del fiume Potenza dove traghetta da una parte all'altra pellegrini e malati di lebbra. La leggenda vuole che un giorno un malato di lebbra stava cadendo dalla sua barca e lui non si tirò indietro dal dargli la mano salvandolo dalle acque; quel lebbroso era il Signore che con quel gesto voleva vedere se Giuliano fosse cambiato in cuor suo. Il reale pentimento, la reale voglia di espiazione e la vita dedicata alla preghiera e ai poveri bisognosi malati lo fecero diventare santo.
E’ noto inoltre, che al Santo Giuliano, è dedicata la Chiesa Patronale fatta costruire dal Conte e Signore di San Giuliano Don Antonino d’Este Orioles nell’anno 1668, nella località di Tortorici, denominata appunto San Giuliano, località che per volere del Vicere di Sicilia, Francesco Maria Caetani Regnante Filippo IV di Spagna è parte delle Titolature Comitali e della quale la famiglia gode Diritto di Signoria.
Il giorno 15 del Mese di Agosto dell’Anno 2010, l’attuale Capo di Nome e d’Arme della Serenissima Casa Ducale e Comitale d’Este Orioles, nella qualità di Gran Maestro, ha reso più attuali ai tempi gli originali statuti, adottando anche l’Uso delle Decorazioni, nelle Classi di Cavaliere di Gran Croce decorato di Collare; Cavaliere/Dama di Gran Croce; Commendatore/Dama di Commenda; Cavaliere/Dama.
Ha altresì istituito quale Gran Maestro, Motu Proprio, per premiare tutte quelle genti o Enti Associativi ed Enti Morali, meritevoli e che si sono distinte nel campo della Filantropia; dell’Assistenza Sociale e della dedizione alle classi meno abbienti, la Medaglia di Merito in unica Classe. L’Ordine, nel rispetto degli Originali Statuti e nelle consuetudini della Famiglia, viene concesso in Rarissimi Casi, attraverso il Decreto Motu Proprio a firma del Gran Maestro.
 

 
Sua Altezza Serenissima il Gran Maestro Duca
Don Antonino d'Este Orioles


 
Diploma di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Contardo e Giuliano concesso al Nob.Cav.Dott. Roberto Jonghi Lavarini, Walser Freiherr von Urnavas.


lunedì 10 febbraio 2014

Società Genealogica Italiana

 
 
 

SOCIETA’ GENEALOGICA ITALIANA

Italian Genealogicalm Society – Societè Italienne de Genalogie

 



 

 

Comitato Scientifico Editoriale - 2014

 

Presidente e Fondatore/Founder and President

 

Il XIII Duca di San Donato/the 13th Duke of San Donato

 

Membri onorari/Honorary Members

 

prof. Edoardo A. Lèbano, Professor Emeritus of Italian Department of French and Italian, Indiana University Bloomington, USA

prof. Alfredo Capone, già Ordinario di Storia Contemporanea all'Università degli Studi di Roma Tre, Italia

prof. don Rubén Alberto de Gavaldá y Castro, Dr. H.C., Presidente dell'Instituto Heraldico de Buenos Aires

prof. Hernán Alejandro Olano-García, MSc., PhD., Professore Associato all'Universidad de La Sabana, Bogotà, Presidente dell' Academia Nacional de Heráldica de Colombia

 

Membri effettivi e corrispondenti/Elected Members and correspondents

 

conte dott. don Francisco Acedo Fernández Pereira, Duca di Candia, Conte del Sacro Romano Impero, Accademico della Pontificia Accademia Cultorum Martyrum e della Pontificia Accademia Tiberina in Roma (effettivo)

principe don Gabriele Alliata di Villafranca, principe del S.R.I., cav. di Onore e Devozione del S. M. Ordine di Malta (corrispondente)

don Alberto Caracciolo dei principi di Marano, patrizio napoletano (corrispondente)

prof. Antonio Caracciolo, Docente di Filosofia del Diritto all'Università degli Studi La Sapienza di Roma, Italia (corrispondente)

nobile dott. Loris Castriota Scanderbegh  (corrispondente)

marchese avv.to don Roberto Celentano, barone di Motta della Regina, patrizio di Giovinazzo (effettivo)

conte Francesco di Colloredo-Mels, signore di Colloredo , Mels e ville annesse (corrispondente)

conte cav.gr. cr. prof.  Fernando Giulio Crociani Baglioni, cav. di Grazia e Devozione del S.M. Ordine di Malta, Presidente dell'Istituto di Studi Storici Beato Pio IX, Membro effettivo del Collegio Araldico (dal 1982)  (corrispondente)

barone dott. don Salvatore Cucco-Marino Protopapa (corrispondente)

nob. dott. Roberto Jonghi Lavarini, Freiherr von Urnavas, Delegato per l’Italia della Walser Uradel Kulturverein  (corrispondente)

principe prof. Peter Frankopan, docente di Storia Bizantina all'Università di Oxford , direttore dell' Oxford Centre for Byzantine Research, Oxford (Inghilterra) (corrispondente)

dott. Carlo Longo de Bellis dei marchesi di Laterza, patrizi di Rutigliano e Casamassima (corrispondente)

marchese dott. don Marco Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita,  13° duca di San Donato, patrizio di Giovinazzo, Docente in Storia della Genealogia e Storia del Diritto Nobiliare al Master Universitario di 1º livello in Scienze Araldiche e Genealogiche, Università di Castel Santagelo – Roma, Membro del Collegio Araldico (dal 1990) (presidente)

barone avv.to Rosario Salvatore Migliaccio di Sanfelice, avvocato ecclesiastico, Membro del Collegio Araldico (1999) (corrispondente)

marchese prof. Giuseppe Parodi Domenichi di Parodi, Presidente dell'Accademia Archeologica Italiana, Genova, Italia (corrispondente)

prof. Sylvie Pollastri, Docente Esterno al Dipartimento di Studi Letterari e Filologici, Università degli Studi della Basilicata (corrispondente)

prof. Roberto Romano, docente di Filologia Bizantina al Dipartimento di Filologia Classica “Francesco Arnaldi”, Università degli Studi di Napoli Federico II (corrispondente)

conte Charles Said-Vassallo dei principi Sayd, fondatore del Libro d'Oro della Melita / Maltagenealogy (Australia) (corrispondente)

barone avv.to Fancesco Decio Scardaccione, nobile patrizio di S.Arcangelo (effettivo)

 

Membri collaboratori/Contributors

 

nob. Daniele di Leo-Pata

comm.re prof. Emilio La Greca, Commendatore dell'Ordine al Merito Melitense (SMOM)

dott. Juan Carlos Marino Montero (Argentina)

nobile avv.to Alfredo Petillo


 

Segretariato - Tesoreria/Secretariat – Treasury

 


 Fax +39 06 23314506

 
 

 
LIBRO d'ORO della NOBILTA' Mediterranea
Famiglie Nobili elencate:
 

A

degli Abati, dell'Acaya, Acciaioli, Acciapaccio, Accolti, Acquaviva, Acton, d'Adda, Adilardi, Adorno, d'Afflitto, Agnese, Airoldi, d'Alagno o d'Alagna, Albani, Alberti, Alberti di Bormio, Albertini, degli Albizzi, Aldobrandeschi, Aldobrandini, d'Alemagna, Aleramici, degli Alessandri, d'Alessandro, d'Alesso, Alighieri, Alidosi, Aliprandi, Alliaga Gandolfi, Alliata, Altavilla-Hauteville, Altemps, Altieri, Altieri Albertoni, d'Alena, Álvarez de Toledo, d'Alviano, d'Ambrosio, Amato (d'), Amedeo di Lamporo, Ammirà seu Amirà, d'Amore, Amoretti, d'Ancora, d'Andrea, Andreasi, Andriani di Milano, Andriani di Sondrio, Anelli, Angeloni, Angioini, d'Annunzio, Antonini, d'Appiano d'Aragona de Ayerbis, d'Aquino, d'Aquino di Caramanico, d'Aquino di Taranto, Aragonesi (Bellonidi), Aragona (Trastamara), Arianiti Comneno, Arborea, Arborio Mella, Arcamone, d'Arcano, Arcelli, Archinto, Arcimboldi, Arcoloniani, Arcussia, d'Ardia, Argentero, Arese Lucini, Ariosto, Arnuzzi de' Medici, Asburgo-Lorena, Asburgo-Toscana, Asinari, Assanti, de Athen, Attems, Avagliano o Avigliano, d'Avalos, d'Ayala Valva, d'Ayerbe d'Aragona

B

Bacallar, Bacio Terracina, Badoglio, Badolato, Bagatti Valsecchi, Ballero, del Balzo, Banchieri, Barbaro, Barbazzi, Barberini, Barbiano di Belgioioso, Barbo, Barbo von Waxenstein, di Bari, Basso della Rovere, Basurto, Bava Beccaris, de Baumont Bonelli, Beccadelli di Bologna, Beccaria di Valtellina, Belgrano d'Argentina, Conti Belgrano, Bellonidi (Aragonesi), Berlingieri, Berlinguer, Bernardini della Massa, Bertola d'Exilles, Besta di Teglio, Bettoni Cazzago, Bevilacqua, Bianchi, Bianchi di San Secondo, Biandrà, Biandrate di San Giorgio, Biglia, Birago, Blagay, Blagay von Ursini, Boarelli, Boboni, Boccapianola, Boiardo, Bologna, Bolognini Attendolo, BombriniBonaccolsi, Bonaccossi, Buonaparte - Bonaparte, Boncompagni Ludovisi, Bon Compagni, Bonelli, Bonito, del Bono, Borbone, Borea d'OlmoBorea Ricci, Borgazzi, Borghese, Borri, Borromei, Borromeo, Boschetti, Bosquets, Botta, Bottiglia di Savoulx, Bourbon, Brambilla Carminati, Brambilla di Civesio, Brancaccio, Brancalasso, de Brancas, Brancia, Branciforte, de Brandis, Brandolini d'Adda, Braschi, Brignole Sale, Brivio, Broglia, Brondo, Brunas Serra, Brunengo, Bruno di Tornaforte, Bucca d'Aragona, Buglione, Buonarroti, Buondelmonti, Busca, Busca Arconati Visconti, Buschetti

C

Cadello, Cadorna, Caetani o Gaetani, Caffarelli (ex Negroni), Giudici sovrani di Cagliari, Cagnola, Caimo, Caissotti, Calcagnini, Calcagno, Calvi, Calvi di Bergolo, da Caimo, Camarda, Campanaro Adorno, Campori, Camposampiero, Canalis, Canani, de Candia, Candiano, de CandidaCantelmo, Canzano (duchi di), Capasso, Capece Aprano, Capece Baraballo, Capece Bozzuto, Capece Galeota, Capecelatro, Capece Latro, Capece Minutolo, Capece Piscicelli, Capece Scondito, Capece Zurlo, Capone, Capponi, Conti di Capraia, di Capua, Caracciolo, Carafa, Carandini, Carandinò, Caravita, Carbone, Carcano, Carcassona (I), Carcassona (II), dalle Carceri, de Cardenas, Carignani, Carlotti, Carminati di Brambilla, Carnevale, di Carpegna, da Carrara, Carrega Bartolini, Carron, Carròs, Carucci (Caruccio), Casali, Casana, Castaldo, Casati, Cassini, Castelbarco, Castelvetro, Castiglioni, Castriota Scanderbeg, Castromediano di Limburg, Castropola, Catemario, Cattaneo della Volta, Cavalcabò, Cavalcanti, Cavaniglia, Cavriani, da Ceccano, Celentano, Cenci, Cenci Goga, Ceriana Mayneri, Cerini, Cesarini, Cesi, Ceva Grimaldi, Challant, Chiabrera, Chiaramonti, Chieppio, Chigi Albani della Rovere, Cicinelli, Cicognara, Cigala o Cicala, Cilea, Cima, Cima della Scala, Cinarchesi di Corsica, Ciocchi dal Monte, Cipriani o Cipriano (di Nicotera), Cisa Asinari di Grésy, Cito Filomarino, Clerici, Collalto, Colleoni, Colloredo, Colonna, Concini, Condulmer, Confalonieri Strattmann, Contrari, Coppola, Coppola di Canzano, Coppola di Gallicchio, Cordara, Cordero di Montezemolo, Cornaggia Medici, Coronini di Cronberg, Correale, Correale Medici, Correale Santacroce, da Correggio, Correr, Corti, Corso (Corsi) d'Istria, Corsini, Costa, Costa di Polonghera, Costa Sanseverino, Costanzia, Cotta, Crescenzi, Crisafi, Crispo, Crivelli, Cybo, di Cucagna, Cuccomarino, Cusani, Cuttica.

D


E


F


G

Gabaleone, Gabrielli della Regola, Gabrielli di Carpegna, Gaddi, Gaetani (Caetani), Gaetani di Cassaro, Gagliardi, Gallarati, Gallarati Scotti, Gallerani, Gallesio Piuma, Gallio, Gallone, Galluccio o Gallucci, de GemmisGenova, de Giovanni Greuther, Giudici sovrani di Gallura,, Gambacorta, Gambacorta di Ardore, Gambacorta di Melicuccà, Gambara, Gandolfingi, della Gatta, Gattilusio, Gattini, Gazzelli, Genoese, Genoese Laboccetta. Genoese Ramirez, Genoese Zerbi, Genovés, Gesualdo, della Gherardesca, Ghilini, Ghisi, Ghislieri, Gianotti, Giglioli, Ginori Conti, Giordano, de Giovanni Greuther, Giovanelli, Giovio, Gironda, del Giudice, Giulini, di Giura, Giusso, Giustiniani, Giustiniani (Zustinian), Gnoli Ricciardi, da Goano, Gontéry, Gonzaga, Gotti Porcinari, Gozani, Gozzadini, Graneri, Granito, Grassi, Grazioli, Greppi, Greuther, Grillo, Grimaldi, Grisi Rodoli, Groppler di Troppenburgo, Grotto, La Grua Talamanca, Gualandi Cortevecchia, Gualengo, Guasco Gallarati, Guerrieri Gonzaga, de Guevara, Guevara Linch, Guglielmi Grazioli Lante della Rovere, Guicciardini, Guidi, Guidi (di Volterra), Guidobono Cavalchini

H


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Macedonio, Macedonio de Maione, Machiavelli, Machiavelli (di Ferrara), Madruzzo, Maffei, Magalotti, Maggi, Magnocavallo, Majnoni d'Intignano, Malaguzzi Valeri, Malaspina, Malaspina della Chiesa, Malatesta, Malvezzi, Malvinni Malvezzi, Mami, Mancini, Mancini Mazzarino, Mandelli, Manfredi, Manfredingi, di Maniago, Manin, Mannu, Manso, Mantica, Manzoni, Maraldi, Marazzani, Marelli, Marenco, Maresca, Maresca Donnorso Correale Revertera, Marescalchi, Marescotti, de Mari, Marigliano del Monte, de Marinis (Castagna), Marliani, Marmont du Haut Chanp,  Marmonti,  Martelli, Martin, Martinengo, da Marzano, Massa, Massimo, Mastelloni, Mastrilli, Matarazzo, Mattei e Antici Mattei, Mattoli Modestini, Mayneri, Mazuranic, Mazzarino, Mazzetti di Pietralata, Medici di Marignano, de' Medici, del Medico Staffetti, Medinaceli (duchi di), Medina Sidonia (duchi di) del Mercato, Melano, Meli-Lupi di Soragna, Melzi, Melzi d'Eril, de Mendoza di Tropea, Messanelli, Migliaccio, Miglio, Migliorati, Milano Franco d'Aragona, Millo, Minerva, Minervini, Miniscalchi Erizzo, Minucci, Mirelli, de Miro, Mistruzzi di Frisinga, Moccia, Modica de Mohac, Mocenigo, de Mojana di Cologna, Monaco di Arianello, Moncada, Monforte di Laurito, Monforte di Nola, Monroy, Montalto, Montani, del Monte Santa Maria (Bourbon), Montecuccoli, da Montefeltro, Montel, Montholon-Sémonville, Monti, Monti della Corte, Monticelli della Valle, della Morea, Moreschi, Mormile, Moroni, Morozzo, Morra, Mossi, Mosti Estense, Muscettola

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Pacca, Pacelli, Pagani, Pagano, Paleologo, Palermo di Santa Margherita, Paliaci di Suni, Pallavicini, Pallavicino, Palma d'Artois, Pamphili, Panciatichi, Panciera di Zoppola, Pandone, Papafava de' Carraresi, Pappacoda, Partistagno, Pasqualigo, Pasqualino, Paternò, Paveri Fontana, Pavoncelli, de' Pazzi, Pecori, Pellicano, Perego di Cremnago, Peretti, Perez Pompei, Perrelli Tomacelli Filomarino, Perrone, Pes di Villamarina, Petra, Peyretti, del Pezzo, Piatti, Piccolomini Todeschini d'Aragona, Pico, Pico Gonzaga, Pignatelli, Pignone del Carretto, Pinto y Mendoza, Pio di Savoia, Piola Daverio, Piossasco de Rossi, Pipino, Piromallo Capece Piscicelli, Pironti, Polcenigo, da Polenta, Pompei, Ponzani, Ponziaco, Porcia, Porcinari, del Pozzo, di Prampero, Premarino, Prenestino, Priego (conti di), Prisciani, da ProcidaProtonobilissimo, Protopapa, Protospataro, Provana, Provenzale, Pucci, de Puppi, della Pusterla

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de Sabran, Sacchetti, Sacrati, Salazar, Salis Zizers, Sambiase, Sanchez, Sanchez de Luna d'Aragona, San Donato (duchi di) Sanfelice, Sanframondo, Sangineto, di Sangro, Sanseverino, Santangelo, Sanudo, Sanvitale, Sappa de' Milanesi, Signori di Sassuolo (de Magreda), Savelli, Savoia, Sbaglia. Scaglione, della Scala, Scardaccione (alias Sinerchia), Schiavi, Lo Schiavo, Sciacca, Scillato, Semitecolo, Serbelloni, de la Serna, Serponti, Serra, Serra di Uta, Sersale, de Seyssel d'aix, Sfondrati, Sforza, Sforza Cesarini, Siginolfo, Sinerchia (di Matera), Simi de Burgis, di Simiana, Simonetta, Sinibuldi, Siscara, Sisto y Britto, Smeducci, Sobreri, Sobrero, Soderini, Soldonieri, Somis, di Somma, Sommaripa, Sommi Picenardi, Sormani, Spadafora, Sparavieri, di Spilimbergo (I e II), Spinelli, Spinelli di Giovinazzo, Spolverini, Staiti, Stampa, Steno, Stirpe Luporum, Strambone, Strassoldo, Strozzi, di Sus

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da Uzzano, Uboldi de' Capei

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